Nell’articolo dal titolo Il laboratorio di elettronica – Le attrezzature, abbiamo visto quali sono gli attrezzi che non devono mancare in un laboratorio.
In questo nuovo articolo vedremo invece quali sono gli strumenti del laboratorio Il primo che analizziamo è il Multimetro digitale, il Generatore di funzione e l’alimentatore.
Al termine dell’articolo un breve filmato tratto dalla videocassetta VHS allegata all’opera “Il laboratorio di elettronica” realizzata dalla Jackson Libri.
Altri articoli: Il laboratorio di elettronica – Le attrezzature, Il laboratorio di elettronica – I componenti elettronici
Indice
La strumentazione del laboratorio
Per testare i circuiti realizzati occorrono alcuni strumenti da laboratorio tra cui un multimetro, un buon generatore, un alimentatore.
Multimetro digitale
Il primo strumento che non può mancare è il multimetro digitale. Questo strumento dalle molteplici funzioni è indispensabile per la verifica per esempio del valore di tensione o di una resistenza. In commercio se ne trovano di svariati modelli e marche.
Per esempio quello della foto è un multimetro digitale con display LCD a 3 cifre 1/2 retroilluminato. E’ in grado di misurare:
- correnti continue fino a 10 A
- tensioni continue e alternate fino a 500 V
- resistenze fino a 2 MΩ,
- diodi, transistor e continuità elettrica
Dispone di riconoscimento automatico della polarità e indicazione di batteria scarica.
Prodotto dalla Velleman, Disponibile presso il sito di Futura Elettronica, il suo prezzo è di circa 22 €, il suo codice è 8220-DVM853.
Il generatore di funzioni
Tra gli strumenti utile in un laboratorio anche se non indispensabile come il multimetro è il generatore di funzioni che viene usato per generare dei segnali da inviare ad esempio negli amplificatori per ricercare il guasto.
I segnali generati possono essere sinusoidali, quadri o triangolari, può generare anche rumore bianco o rumore rosa, le frequenze vanno da qualche Hz a qualche decina di MHz.
Per esempio, quello della foto Generatore di segnali e forme d’onda arbitrarie a 2 canali, con display a colori TFT LCD da 2,4 pollici. Può generare segnali fino a 60 MHz, con forme d’onda sinusoidali, quadrate, triangolari, impulso, semionda ecc. Grazie alla precisione di frequenza di ± 20ppm e la stabilità di ± 1ppm / 3h, offre una perfetta qualità del segnale. Il dispositivo è dotato di connessione USB e tramite il software gratuito e scaricabile riprodurre su PC Windows 7 / 10 il pannello virtuale della strumento. Tramite il terminale di ingresso lo strumento può essere impiegato come frequenzimetro e leggere segnali fino a 100 MHz.
Disponibile sul sito di Futura Elettronica, il suo costo è di circa 189 €, codice 2860-JT-JDS6600.
Alimentatore da laboratorio
Oltre agli strumenti laboratorio come il multimetro e il generatore, non può mancare un alimentatore che si utilizza per alimentare apparecchi elettronici quando sono sprovvisti di alimentatore proprio o comunque perché lo stesso è fuori uso, l’alimentatore deve essere provvisto di regolazione di tensione e possibilmente anche di corrente, deve essere stabilizzato e esente da disturbi per non compromettere le misure che si effettueranno per l’eventuale ricerca guasti.
Alimentatore stabilizzato
L’alimentatore stabilizzato fornisce, ai suoi terminali, una tensione continua quasi indipendente dalla corrente erogata, purché tale corrente non superi il valore limite imposto dal costruttore. Se la corrente supera questo valore entra in funzione un circuito limitatore interno che porta a zero la tensione d’uscita, limitando la corrente.
Se, inavvertitamente, si dovessero cortocircuitare i morsetti del generatore, il circuito limitatore
limiterà la corrente di corto circuito al valore limite.
Nella foto sopra, per esempio un alimentatore da laboratorio con tensione di uscita regolabile da 0 a 30 Vdc e corrente massima di 5 A. Dispone di doppio display a LED per visualizzare la tensione e la corrente, regolazioni di tensione e corrente normale e fine, modalità di protezione: limitazione di tensione o corrente, ventola di raffreddamento a basso rumore e controllata dalla temperatura.
In vendita presso i sito delle Futura Elettronica, il suo costo si aggira sui 139 € il suo codice è 8220-LABPS3005N,
Alimentatore a tensione fissa
Altra tipologia di di alimentatori è quella in cui il valore della tensione in uscita può essere impostato tramite un selettore, per esempio su valori di 1,5 – 3 – 4,5 – 6 – 7,5 – 9 – 12 Vdc, il valore della corrente non può essere scelto, dispongono di protezione da corto circuiti, da surriscaldamento e da sovraccarichi. Si solito sono accompagnati da una serie di plug intercambiabili.
Un esempio è quello della foto, di tipo switching può fornire valori di tensioni compresi tra i 3 e i 12 Vdc (3 – 4,5 – 5 – 6 – 7,5 – 9 – 12) con una corrente massima di 1A.
Disponibile sul sito di Futura Elettronica, ad un costo di circa 12€, il suo codice 8220-PSSE10
Alimentatore per breadboard
Se su realizzano dei prototipi su breadboard può essere conveniente utilizzare un alimentatore appositamente realizzato allo scopo,.
Applicando in ingresso una tensione compresa tra 6,5 e 12 Vdc, fornisce 2 tensioni di uscita distinte a 3,3V e 5V con una corrente massima di circa 700 mA. Dispone di interruttore on/off, uscita USB 5V, LED di alimentazione e jumper di selezione tensione se sue dimensione sono di 55 x 35 mm. Per informazioni, circuito ed esempi d’utilizzo vedere il link.
Disponibile sul sito di Futura Elettronica, ad un costo di 4,90 €, il suo codice 2846-BBOARDSUPPLY.